È come fare un’indigestione di: orsetti-gommosi-quando-eri-bambina (oravelilasciotutti
-sapestedicosasonofatti), musica figa (nonentronelmerito), libri belli
(avoilascelta) e tutto-quello-che-mi-piace. Insomma l’apoteosi del gusto. Di
quel gusto che nutre e appaga, però, non solo le papille gustative. Ma io l’ho
scoperto solo da poco.

Comunque, per fortuna, una mente di certo più brillante della mia, mi
ha fatto recentemente scoprire che il sushi non sembra figo. Il sushi è
figo. E non perché ormai tutti lo mangiano destreggiandosi alla perfezione tra
il tintinnìo delle bacchettine e le pagine di Murakami. Ma perché ciò che rendeva
quella raffinatezza una raffinatezza a me proibita non è il fulcro del suo gusto.
Insomma, io, come credo la maggior parte del mondo, il sushi senza pesce
proprio non me lo immaginavo. E invece no. Lode dunque all’alga Nori che ha
restituito alle mie papille gustative la vera essenza di un piatto da me ormai
catalogato come buono-ma-stronzo. Amen.
Appena scendi a Cagliari sappi che ce ne mangiamo molto!! ^_~
RispondiEliminaMa mooooooolto! :D
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