"Ho appena avuto un deja vu". Roberta ha un dejavu mentre fuma una sigaretta e io parlo di collant. E fuori fa caldo. E l'autobus non passa. Chissà cosa eravamo nella nostra vita precedente. Di sicuro in quella attuale siamo vagabonde. Sognatrici. Vorremmo girare il mondo. Lei l'ha già fatto, io ci provo.
Sogno l'Asia, il Sudafrica e il Giappone. Perche il Giappone è piuccheasia, dice Davide. Ma continuo a fotografare l'Europa. Pardon, l'Inghilterra. Sì proprio lei, Miss-Odi-et-Amo-atutteleoredelgiornoedellanotte. Quella da cui sono andata via incazzata e stanca e da cui sono tornata Non più incazzata ma comunque stanca. Sembra quasi destino, nel caso in cui qualcuno ci credesse. Ho tolto i collant, ho messo i jeans e ho camminato fino a farmi venire le bolle ai piedi. Mi sono ubriacata di stanchezza per le vie di Albione, una volta ancora. Ho avuto molti deja vu.
A Manchester, sotto la pioggia, come un anno fa, ho bevuto un caffè caldo, annacquato. Ho vagato affamata per mancanza di cibo a me commestibile. Ho perso l'orientamento. L'ho ritrovato. Ho ritrovato visi conosciuti, li ho fotografati. Ho fatto shopping quasi per dovere. Perchesevaininghilterranedeviapprofittare. Le impalcature a picadilly square sono sparite ma il pavimento bagnato è sempre lo stesso e mi piace fotografarlo quasi come per mettere il dito nella piaga. Dispettosa.

Ho celebrato il rito della colazione come non facevo da mesi. Ho dormito fino a farmi venire il mal di schiena. Sono ripartita. Stavolta pettinata e di buonumore.
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