lunedì 3 gennaio 2011

La fine, punto.


“Perché d'ora in poi, per te, andrò alla ricerca dei sempre nel mai. La bellezza, qui, in questo mondo.”  Fine. 

-          No dai, aspetta, ancora un po’ dai, per favore.
-          Fine.
-          Un’altra notte, eddai eddai! Solo oggi.
-          Fine.
-          Ma, e ora? Io? Da sola? Fine.
-          Fine.

Se vi dicono che i libri sono degli amici sempre presenti non credeteci. Sono degli amanti crudeli, padroni di loro stessi fino allo spasimo, talmente tanto da riuscire a impadronirsi di chiunque. E se un libro vi piace è la fine. La fine. Soprattutto perché finirà molto presto.
Io con il mio libro preferito ce l’ho a morte. Mi ha fatto rinsavire, è vero. Ma poi è finito. Mi ha ordinato: smettila di frignare, alzati e sparisci da questa stanza! E poi si è permesso di finire. Trecentottantaquattro pagine di sollievo, di ore piccole e di ma-guarda-come-scrive-bene-questa. E poi, fine.
E quello che è successo con Lui, il mio libro preferito, che come un lui davvero si è comportato, seducendomi e abbandonandomi come un ragazzo giovane, immaturo e pieno di se, è stata solo la più memorabile delle fini. Di fini ce ne sono sempre state tante, per fortuna, dice mamma. E, per quanto ne so ora, ce ne saranno ancora tante altre. Per fortuna, dico io.
Fine.