Non importa come la vedi tu, ok? New York ti vuole con il naso all'insù. Il tuo tempo, il tuo stato d'animo, le tue intenzioni sono
tutte cose totalmente irrilevanti. Devi. Guardare. In alto.
New York vuole che tu la guardi dal basso. E tu puoi convincerti che
te ne frega un accidenti a te di tutta questa spavalderia, ma
fidati, sarà più forte di te.
Detto questo, New York, nella fattispecie Manhattan semplicemente mi
sembra. Esattamente come mi sembrava l'Africa
qualche mese fa. E non nel senso che mi sembrano la stessa cosa. Ma
nel senso che entrambe, per ora, semplicemente mi sembrano qualcosa.
Qualcosa di leggendario e molto credibile. Quel qualcosa che hai
sempre creduto fosse così per via dei racconti che hai fatto tuoi
grazie alle interpretazioni convincenti di chi c'è stato prima di
te e le ha tradotte in film e libri in particolare.
Just
like in the movies, i
taxi gialli sono come formiche,
il cittadino
medio cammina velocemente
portando
con se un caffè
caldo e i tombini fumano.
Per me Manhattan è femmina. E me la immagino bella e dannata. Figa, spavalda, ma meno sicura di quello che mostra. Indossa tailleur e tacchi a spillo la mattina. Le sue labbra carnose sorseggiano caffè caldo in maniera compulsiva. La sera fa bagni lunghi e sorseggia Martini bianco. Mi sta un po' sulle palle, ma in realtà vorrei conoscerla meglio perché non riesco a smettere di osservarla e vorrei saper camminare sui tacchi come fa lei. Truccarmi come fa lei. Fregarmene come fa lei. Ha un sacco di debolezze, secondo me. Ma proprio per questo voglio credere che sia umana e magari potremmo essere anche amiche, un giorno.
Per me Manhattan è femmina. E me la immagino bella e dannata. Figa, spavalda, ma meno sicura di quello che mostra. Indossa tailleur e tacchi a spillo la mattina. Le sue labbra carnose sorseggiano caffè caldo in maniera compulsiva. La sera fa bagni lunghi e sorseggia Martini bianco. Mi sta un po' sulle palle, ma in realtà vorrei conoscerla meglio perché non riesco a smettere di osservarla e vorrei saper camminare sui tacchi come fa lei. Truccarmi come fa lei. Fregarmene come fa lei. Ha un sacco di debolezze, secondo me. Ma proprio per questo voglio credere che sia umana e magari potremmo essere anche amiche, un giorno.
Però
comunque mi chiedo, cos'è tutto questo quaraquaquà del capodanno a
New York? Sì ho fatto il Capodanno a New York e non mi sento per
niente figa. Perché ho girato in rettangolo per una giornata intera
tra le poche vie accessibili di Manhattan. E il rettangolo diventava
sempre più piccolo a ogni ora. A
Capodanno tu Time Square la vedi da così lontano che fai prima a
comprarti una cartolina. Capodanno a New York è polizia e tutti
fermi, retromarcia,
fammivedereilpassaportoaprilaborsanontimuoveredalì.
A Capodanno io sono morta di curiosità a New York, capito? E non
perché non ho visto la ball drop in Time Square, che a me il
countdown e le 00:00, anche no eh. Ma perché più che altro ho
visto così poco che ci devo. tornare. al più presto.
Io
e Jessica, esattamente quelle che in Africa sono state le
europee, l'attrazione del pomeriggio,
ci siamo ritrovate
prigioniere di Manhattan. Abbiamo vagato stanche, col fuso, quello
pesante proprio. Affamate e curiose. Ma tu cosa credi? Ci
sentiremo un po' come in Sex and the City?Anche
loro avevano tutti quegli amori sbagliati da raccontarsi, divertite e
speranzose come ci sentiamo noi oggi. L'Empire state building, le
patatine fritte
e il brindisi in anticipo, che a Dubai è già mezzanotte. E adesso
anche in Italia. E poi la neve. Ma davvero?! Siamo così contente che uno sconosciuto si offre di fotografarci e si diverte parecchio pure lui. Sì ho capito che ti stiamo simpatiche ma ora ridammi il mio iPad. E buon anno pure a te.