venerdì 20 dicembre 2013

Un buon Non-natale

L'intento era quello di farla suonare più o meno come http://www.youtube.com/watch?v=L8UdmuefTlI. Ma in realtà credo che il risultato sia assai meno melodico e molto più cinico. Però rende bene l'idea, che non è un'idea che in fondo mi dispiace. Fare ironia, talvolta sarcasmo, su giornate un po' così, è solo un modo per non renderle drammatiche. Per farle passare e scorrere, come certi spumanti a Capodanno, che sono troppo secchi, ma che vanno giù in nome della compagnia, col naso tappato e gli occhi strizzati in una smorfia brevemente sofferente ma solidale al comune gaudio.

C'è chi per il vostro, a scelta, Natale o Non-Natale ha fatto, scritto, letto cose meravigliose e merita uno sguardo. Andate a trovare le sempreverdi Giulia e Camilla, alias Zelda, per esempio. E poi ci sono io, che continuo a fare solo casini. E che ogni volta che faccio casini per non soccombere leggo, per rinascere provo a scrivere.

Dal mio canto, anche io voglio provare a fare la mia parte. E voglio farlo per il Non-natale di qualcuno. Parlo dunque in particolare ai più, a seconda dei casi, sfortunati, sfi-ga-ti, tristi, depressi, svogliati, stanchi, anti-social. A chiunque non ama le feste. A chi pensa di non avere motivi per amare in generale. Agli in-si-curi, ai pessimisti, ai delusi. A tutti quelli che ritengano di rientrare nella categoria del non-natalizio-per-scelta-o-per-forza. Lo faccio tradento l'influenza delle maestre di cui sopra. But I wanna be faiga, one day.

Fatevi un favore, leggete da morire. Ogniqualvolta i pensieri, le persone, i fatti, i sentimenti stanno per prendere il sopravvento su di voi, chiudete la porta e aprite il libro. Per darvi qualche spunto e togliervi qualche scusa, io ultimamente ho una relazione affiatata con la genialità di Murakami. 1Q84, mille e passa pagine che sembrano sfiorare il ca-po-la-voro. Ringrazio chi mi ha regalato il terzo volume ignorando che non possedessi i primi due: mi hai tolto molte scuse e tante ore di noia. Per gli amanti della concisione, Murakami normalmente non si perde in troppe chiacchere e vi aspettano una mare di duecento-pagine-massimo, pronte ad allietarvi i pomeriggi o quello che vi pare.
I buoni propositi, poi. Quelli funzionano sempre. Sono un modo per andare avanti e ingannare il tempo. Sono un modo per almeno-provarci, per cominciare. Senza la sveglia alla mattina probabilmente vi alzereste ancora più tardi di quello che riuscite a fare con la sveglia. O se proprio non volete saperne di quelli buoni, i cattivi propositi rimangono sempre una buona idea. Rimpinzatevi, ubriacatevi, divertitevi, make of your own melancholy the pleasure of being sad.

Rinsavite, poi. Tornate a leggere e fate le cose che vi appartengono. Se ciò che fate per sopravvivere non vi appartiene, rendetelo il più interessante possibile, o il meno traumatico possibile. Ma vivete solo per ciò che è profondamente vostro e non dimenticate mai cosa vorreste essere, avere, diventare. Reinventatevi sempre e comunque e rispondete ai cattivi pensieri con la creatività. Tenete impressi nella memoria i vostri modelli da seguire e lasciate che vi parlino a ogni difficoltà. Rendeteli vivi e personali, condendoli con le vostre particolarità. Non dimenticate poi che l'ironia è sempre la cura alle cose più brutte. Come il fard fa sulle gote più pallide, o una cravatta allentata su un petto troppo formale.

Vi auguro un buon Non-natale, ovunque voi siate, comunque voi vi sentiate.